Se vi siete imbattuti in questo articolo è probabile che abbiate ricevuto una e-mail contenente un allegato che include due o più punti consecutivi o un punto esclamativo nel nome file oppure nell'estensione e che non riusciate ad aprirlo perché il vostro client di posta, ovvero MS Outlook, vi mostra il seguente messaggio:
Bloccato l'accesso ai seguenti allegati potenzialmente pericolosi: nomefile.ext
La causa di questo comportamento anomalo è presto spiegata: le recenti patch di sicurezza rilasciate da Microsoft a seguito della diffusione dei malware di ultima generazione hanno provocato, come spesso accade in questi casi, alcune controindicazioni per gli utenti. Si tratta in altre parole di un classico bug di regressione, ovvero un malfunzionamento del software dovuto a un aggiornamento che non è stato provato adeguatamente in tutti gli scenari e i casi d'uso. Un fenomeno che si verifica piuttosto di frequente nel caso delle patch di sicurezza, che molto spesso - nella foga di impedire che l'utente metta in atto comportamenti potenzialmente pericolosi per il proprio sistema - finiscono per bloccare una serie di funzionalità importanti e del tutto estranee alla minaccia che si cerca di arginare.
Fortunatamente, a seguito delle numerosissime lamentele ricevute nel corso delle ultime settimane, Microsoft ha cominciato a rilasciare delle patch che dovrebbero risolvere il problema: sfortunatamente non sono ancora disponibili per tutte le versioni di Outlook.
Al momento sono disponibili le seguenti patch, che risolvono efficacemente il problema per le versioni di Outlook indicate:
- 27 giugno 2017, aggiornamento per Outlook 2010 (KB3015545)
- 27 giugno 2017, aggiornamento per Outlook 2013 (KB3191849)
- 30 giugno 2017, aggiornamento per Outlook 2016 (KB3213654)
Come si può vedere resta a tutt'oggi scoperto ad esempio Outlook 2007, ancora piuttosto diffuso. Inoltre, l'attuale aggiornamento per Outlook 2010 funziona soltanto per la versione a 64-bit, poiché la patch per la versione a 32-bit era affetta da altri problemi ed è quindi stata ritirata.
Non appena avremo notizia del rilascio di ulteriori patch faremo in modo di aggiornare l'elenco di cui sopra: in alternativa, per avere un elenco aggiornato delle patch disponibili, è possibile consultare questa pagina ufficiale Microsoft.
Nel frattempo, ricordate che potete risolvere il problema in uno dei seguenti modi:
- Chiedere al mittente di rinominare l'allegato, eliminando i punti consecutivi o il punto esclamativo, e inviarvi nuovamente la mail.
- Passare a Mozilla Thunderbird o altro programma di posta che non soffra di questi problemi (Outlook non è la soluzione migliore per gestire le proprie caselle e-mail, a meno che non abbiate esigenze specifiche o vincoli di altro tipo - ad es. aziendali).
- Accedere alla vostra casella di posta tramite il servizio WebMail, recuperando l'allegato da lì: la funzionalità webmail è supportata dalla maggior parte dei provider italiani e internazionali, quindi non dovreste avere problemi a utilizzarla.
Se vi vengono in mente altri workaround percorribili, fateceli sapere nei commenti.
Per il momento è tutto: come sempre, speriamo che queste informazioni vi siano state utili per risolvere il vostro problema!