Continuano le grandi novità in casa Google presentate in occasione del Google Cloud Next 2018 che sta avendo luogo a San Francisco proprio in questi giorni (qui potete recuperare i video del Day 1 Next Live Show e del Day 2 Next Live Show).
Dopo le anticipazioni del rebrand di Google AdWords nella nuova piattaforma Google Ads e del Data Transfer Project in partnership con Twitter, Facebook e Microsoft, la notizia del giorno è relativa alla nuova modalità Stand-Alone di Google Drive: una nuova formula di abbonamento pensata specificamente per il mondo business che consentirà l'utilizzo della celeberrima piattaforma di cloud storage & sharing - che secondo Google starebbe per raggiungere il miliardo di utenti - anche a tutte le aziende che non hanno interesse a sottoscrivere un abbonamento all'intero pacchetto G-Suite, sobbarcandosi i relativi costi.
Stando alle dichiarazioni del colosso di Mountain View, la versione stand-alone di Drive è stata a lungo in cima alla lista delle esigenze più sentite dai potenziali clienti: per questo motivo, questa opzione sarà offerta a tutti sotto forma di un nuovo servizio in abbonamento: Google Drive stand-alone verrà fornito con tutte le funzionalità di archiviazione e condivisione online presenti ad oggi nella versione fornita all'interno del pacchetto G-Suite: keep everything, share anything, come recita il pay-off del prodotto.
Per quanto riguarda il pricing, secondo il sito TechCrunch - il primo a riportare la notizia - la nuova modalità di Google Drive dovrebbe costare $8 per utente al mese, a cui si dovranno aggiungere $0.04 per ogni GB memorizzato all'interno del Drive aziendale.
L'idea alla base di questa iniziativa sembra essere quella di convertire il grosso degli attuali utilizzatori di Drive a scopo aziendale - non di rado fermi alla versione gratuita (15GB) o di quella a 1.99 euro al mese (100GB) - a utenti Drive Stand-Alone, senza costringerli ad abbracciare per intero la filosofia e la modalità di lavoro propria di G-Suite.
Si tratta certamente di una mossa interessante, specialmente per un paese come l'Italia per via dell'elevata presenza di PMI potenzialmente interessate all'aspetto cloud storage & sharing ma per le quali l'abbonamento a G-Suite - e la conseguente migrazione degli strumenti di produttività aziendale (Word, Excel, Exchange, Outlook etc.) è visto ancora oggi come un investimento eccessivamente oneroso.