Poter disporre di una pluralità di indirizzi e-mail è al giorno d'oggi una necessità non di poco conto, specie considerando l'utilizzo pervasivo (e non di rado "irrispettoso") della nostra casella di posta da parte dei numerosissimi servizi online a cui ciascuno di noi si iscrive.
Per risolvere, o perlomeno mitigare, questo problema ricorrente è possibile utilizzare una funzionalità offerta da GMail, che per qualche ragione - malgrado la sua indubbia utilità - è ancora oggi relativamente poco nota. Stiamo parlando del Plus Addressing, ovvero della possibilità di costruire alias del nostro indirizzo GMail semplicemente aggiungendo il carattere "+" alla nostra email seguito da un suffisso a piacere. In questo articolo spiegheremo brevemente in cosa consiste questa funzionalità e come utilizzarla per creare infiniti alias partendo da un singolo indirizzo GMail, i quali ci consentiranno di "canalizzare" i nostri servizi online e poterli gestire in modo più efficace.
Il modo migliore per spiegare il funzionamento del Plus Addressing è fare un rapido esempio: ipotizziamo che il nostro indirizzo g-mail sia [email protected].
Partendo da questo indirizzo, è possibile creare i seguenti alias:
... e così via: come possiamo vedere, è davvero un gioco da ragazzi, visto che non c'è nulla da configurare (la funzionalità è abilitata su qualsiasi casella GMail senza bisogno di fare alcuna operazione) né a livello di account Google né sul proprio client di posta.
Il numero di "alias" che è possibile creare in questo modo è virtualmente infinito: l'unica accortezza a cui dobbiamo fare attenzione è assicurarci che ciascuno di essi sia preceduto dalla parte sinistra del nostro indirizzo e-mail originario (nel nostro esempio "mario"), seguita dal carattere "+". Ovviamente, qualsiasi messaggio e-mail inviato agli alias creati in questo modo sarà automaticamente (e immediatamente) inoltrato alla nostra casella GMail originaria, ovvero [email protected].
Questo significa che, una volta creati gli alias di cui sopra, potremo iscriverci ai nostri servizi online (nel nostro esempio abbiamo ipotizzato Amazon, PayPal e Netflix) in modo che ciascuno di essi invii le notifiche e-mail utilizzando l'alias a lui dedicato: grazie a questa tecnica potremo dunque immediatamente comprendere il canale "reale" di arrivo di ciascuna delle nostre e-mail, nonché accorgerci immediatamente di qualo servizi saranno eventualmente responsabili di qualche comunicazione "indesiderata" (e agire di conseguenza).
Inutile dire che questa tecnica può essere utilizzata anche per creare più di un account sul medesimo servizio con lo stesso indirizzo e-mail, possibilità negata da molti siti web.
Un altro dei vantaggi del Plus Addressing è che può essere facilmente integrato con le altre funzionalità di smistamento tipiche di GMail (o di altri client di posta), come ad esempio le Etichette e i Filtri; questo ci consentirà di creare dei veri e propri percorsi guidati per ciascuno dei canali che andremo a creare, ad esempio facendo in modo che i messaggi provenienti da Amazon, PayPal etc. finiscano in una o più cartelle apposite, in modo che non tolgano visibilità agli altri messaggi ricevuti: e così via.
Metodo alternativo
In alternativa al Plus Addressing è possibile inserire uno o più punti all'interno del proprio nome account.
Ad esempio, i seguenti indirizzi sono tutti alias validi di [email protected]:
... E così via. Questa tecnica ha il pregio di non allungare troppo l'alias rispetto all'indirizzo e-mail.
Conclusione
Per il momento è tutto: ci auguriamo che questa breve guida possa essere d'aiuto a quanti, pur avendo a disposizione un indirizzo GMail, non erano a conoscenza del Plus Addressing e di come utilizzare questa comoda funzionalità per dotarsi di infiniti alias e-mail a costo zero.